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Tobike chiude definitivamente, ucciso dal vandalismo

Da parecchio tempo ormai pressoché tutti gli espositori di biciclette in giro per la città erano vuoti o quasi, ma ora arriva la conferma ufficiale: a Torino si chiude l’era del Tobike, il primo servizio di bikesharing in città.
Si è parlato molto nei giorni scorsi della baby-gang responsabile di aver mandato in coma un giovane che si apprestava ad entrare in discoteca lanciando una bici dal lungo Po Antonelli nei sottostanti Murazzi, ma il vandalismo sono ormai anni che piaga qualsiasi azienda tenti di incentivare la mobilità leggera attraverso progetti di sharing. Tobike è stato il primo a nascere, 10 anni orsono, e non sarà l’ultimo a morire, visto un trend che vede questo genere di reati in crescita.
Il Comune di Torino si è arreso all’incapacità di offrire questo servizio di trasporto alternativi ai cittadini: non certo un bel segnale dalla città più inquinata d’Europa, ma, va detto, senza un senso di civiltà collettivo minimo, restava poco altro da fare.
Nella lettera aperta della società, che ribadisce gli investimenti fatti di sua tasca, non manca certo l’amarezza, eloquente la frase “hanno vinto gli imbecilli”, corredata dai video denuncia di ragazzetti intenti a danneggiare le biciclette. Nel solo 2022 sono stati più di 900 tra danneggiamenti e furti, una cifra folle. Così chiosano i gestori con un pensiero ai loro clienti, per i quali è stato fatto tutto il possibile:

“Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno pedalato con noi, anche solo per una volta: è stato un onore poter alimentare il sogno di una città più pulita, più educata, dove l’individuo e la collettività vivono in armonia”. 

Davide Cuneo