Il Museo Archeologico si rinnova
Il Museo Archeologico di Torino finalmente, dopo molti anni di lavori, torna a far sfoggio di tutti i suoi reperti più importanti. Se, infatti, in precedenza era accessibile al pubblico solo l’area di visita dedicata ai reperti rinvenuti nel territorio circostante e pochi altri, ora con un nuovo percorso molte opere vedranno nuovamente luce attraverso un itinerario strutturato secondo i canoni della moderna museologia. Così commenta il nuovo allestimento Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali:
“Con la nascita dei Musei Reali nel 2016, la prima Reggia d’Italia ha aperto le sue porte a un’eredità culturale che spazia dalla Preistoria alla modernità, con testimonianze che da Torino si affacciano sulla storia di tante altre civiltà dell’Europa e del mondo. Questo nuovo allestimento riporta alla luce opere di inestimabile bellezza e valore storico. Oggi queste raccolte sono uno straordinario strumento di dialogo e di confronto tra le culture passate e presenti, un’eredità lasciata nelle nostre mani per costruire un migliore futuro per le nuove generazioni. Il nuovo allestimento rappresenta solo l’inizio di un importante ripensamento di un percorso che vuole essere sempre più omogeneo e capace di raccontare, in un’unica narrazione, tutte le diverse anime dei Musei Reali.”
Un museo più omogeneo e coeso, dunque, in grado, attraverso il collegamento della nuova galleria dedicata alla statuaria monumentale di connettere al meglio la galleria archeologica a quella pittorica dei Musei Reali, così si presentano al pubblico. A curare i lavoro il noto studio GTRF – Tortelli Frassoni Architetti Associati, già più volte al lavoro su progetti di natura museale negli ultimi anni e sempre con eccellenti risultati.
L’esposizione è stata strutturata in 5 sezioni e 10 sale che, a partire da un’introduzione sul collezionismo d’età moderna, quello che ha dato inizio all’accumulo di tutti questi tesori, si dipana attraverso i vari secoli di storia ed in un viaggio tra le numerose differenti civiltà del mediterraneo. Il punto forte sarà senz’altro la sopracitata galleria dedicata alla statuaria monumentale, allestita con criteri contemporanei, ma anche seguendo il gusto dei grandi collezionisti dei tempi che furono secondo una disposizione strutturata su un corridoio, non troppo lontana da quella studiata secoli fa dal Canova per i Musei Vaticani. A partire da questa sarà possibile addentrarsi in diverse sale dedicate ognuna ad una diversa cultura del bacino mediterraneo, tra cui spiccano quella dedicata al Vicino Oriente, con il più vasto numero di testi cuneiformi in Italia, e quella dedicata a Cipro, che può vantare ben 1000 reperti di alta qualità, intrecciati tra epoche diverse per mostrare l’evoluzione di uno snodo fondamentale all’interno del Mediterraneo.
Non va dimenticato che tutto il percorso è stato curato per essere accessibile a tutti, dai più esperti agli avventori meno istruiti, che potranno colmare ogni lacuna attraverso opportune didascalie, approfondimenti disponibili con codici QR in grado di rendere lo smartphone una guida affidabile e video realizzati da esperti del settore ed altre figure autorevoli; sono stati ideati, oltretutto, vari giochi ed indovinelli per permettere ai più giovani di divertirsi imparando durante la visita. In definitiva un nuovo allestimento che merita assolutamente una visita, magari già questo weekend!
Davide Cuneo