Il Politecnico dà una nuova vita a Torino Esposizioni
Dopo anni di degrado ed abbandono, Torino Esposizioni è pronta a rinascere. E a differenza di quanto accaduto in passato non si tratta di annunci, ma di cantieri che ridaranno nuova vita al polo fieristico progettato da Ettore Sottsass senior e Pier Luigi Nervi. Tra i protagonisti del rilancio c’è il Politecnico di Torino, che questa mattina ha presentato il progetto di riutilizzo dei padiglioni 3a (Nervi) e 3b (Nuovo), così come del padiglione Sottsass.
Il Dipartimento di Architettura e Design – insieme a quello Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio – hanno avviato da 6 mesi un percorso condiviso per definirne funzioni e usi. Oltre 150 docenti, ricercatori, tecnici, amministrativi hanno costruito una visione per il futuro di questo spazio, che accoglierà di studenti di architettura ma anche di altre facoltà come ingegneria edile.
Cuore del progetto è il padiglione 3a, che ospiterà due grandi laboratori a supporto della didattica e della ricerca. Uno sarà più di carattere fisico e all’interno verranno costruiti prototipi con stampanti 3d, mentre il secondo sarà digitale e permetterà di sviluppare modelli virtuali. Al centro ci sarà la main hall, il cui tratto distintivo sarà la celebre volta a guglie di Nervi. “Dal punto di vista architettonico – ha chiarito il Rettore Guido Saracco – è qualcosa di fantastico e non vogliamo cambiarla”.
L’atrio sarà uno spazio polifunzionale dove sarà presente un’aula studio, ma che potrà anche essere riconfigurato per ospitare mostre, convegni ed eventi culturali aperti al pubblico. Il modello per il progetto del 3a è l’Università tecnica di Delft, in Olanda.
Il 3b invece sarà completamente demolito e ricostruito: avrà una struttura leggera, dove a prevalere sarà il vetro. Qui verranno ospitate nuove aule e laboratori. Il padiglione Sottsass verrà riconsegnato dall’Università di Torino al Politecnico: l’ateneo di corso Duca degli Abruzzi provvederà alla riqualificazione delle aule presenti all’interno.
L’investimento complessivo, come ha spiegato Saracco, è di 48 milioni di euro. “Abbiamo chiesto un co-finanziamento – ha chiarito – al 50%, di circa 24 milioni, al Ministero della Ricerca”. Dal punto di vista cronologico, nelle prossime settimane ci sarà la conferenza dei servizi e sarà pronto il progetto esecutivo, per arrivare entro la metà del 2024 a quella definitivo.
Il cantiere prenderà avvio tra la fine del 2024/inizio del 2025: uno dei primi interventi sarà la demolizione del 3b. I lavori proseguiranno per tutto il 2025, 2026 e il 2027. “Entro quattro anni sarà tutto pronto.” ha concluso Saracco.