Loredana Lolo Gianolio, una vera pop artist
Loredana Lolo Gianolio, artista classe 1965 è da anni conosciuta come pittrice pop. Nel 1986 entra a fare parte del Circolo degli Artisti di Torino, ed inizia a muoversi partecipando a mostre personali e collettive in Italia ed in Francia, i suoi dipinti sono sempre finalizzati alla comunicazione emozionale che affronta di volta in volta temi differenti pur non definendosi un’artista concettuale. L’abbiamo intervistata…
Per quale motivo di definisce Pop Artist?
Mi è capitato spesso durante le mie esposizioni che i visitatori mi ponessero la domanda: a quale artista ti ispiri? La mia formazione accademica è di tipo artistico, non posso onestamente parlare di una influenza specifica perché inconsciamente ogni artista raccoglie un po’ di quello che assimila emozionalmente da tutta l’arte che lo circonda e dalle persone che di per se’sono un’opera d’arte, un teatro di emozioni quotidiane a cui ispirarsi in ogni singolo istante.
Il tuo ultimo lavoro si presenta come un parallelismo tra due grandi registi quali Federico Fellini e Tim Burton, cosa ti ha spinto in questa direzione?
Essendo il cinema una forma d’arte che mi ha sempre coinvolta per l’opportunità che ha di trasmettere concetti emozionali in molteplici forme di comunicazione. Un giorno vedendo una vecchia locandina del capolavoro Felliniano Amarcord, ho visto la similitudine dei sui personaggi con i miei, volti stravolti nelle proporzioni e trasformati in forme ed espressioni simili a maschere, capaci di trasmettere quel sottile filo che separa la quotidianità dalla fantasia e che non ha bisogno di descrizioni ma arriva diretta a farsi comprendere in maniera istintiva.
Tim Burton, regista più vicino alla comunicazione di questo millennio, visionario, anche lui, nei suoi personaggi onirici, il parallelismo è stato immediate e spontaneo, così come spontaneo è nato il progetto di interpretarli con la mia mano e presentarli insieme come un prima e un dopo di una visione dell’uomo che esprime la sua interiorità non più con una maschera che nasconde, bensì con una maschera rivela e mette in risalto la sua caratterialità attraverso colori, tratti esplicativi ed immediati.